Salvini cerca di arrancare e vuole sanare le irregolarità edilizie: il condono mascherato che fa felici i furbi e infelici i virtuosi.
Salvini cerca di arrancare sulla politica e rilancia sulle sanatorie: dopo gli autonomi, l’edilizia. Il Pd: «Un altro favore ai furbi» Matteo Salvini, il leader della Lega e ministro delle Infrastrutture, ha annunciato una nuova iniziativa per risolvere i problemi del Paese: una sanatoria sulle piccole irregolarità edilizie. Si tratta di un provvedimento che, secondo lui, avrebbe il duplice vantaggio di far cassa allo Stato e di rendere felici i cittadini che hanno costruito abusivamente o senza rispettare le norme urbanistiche. Un’idea geniale, se non fosse per il fatto che si tratta di un condono mascherato, come hanno denunciato le opposizioni, e che non farebbe altro che premiare i furbi e penalizzare i virtuosi.
Salvini ha lanciato la sua proposta durante un convegno della Confedilizia a Piacenza, dove ha ricevuto gli applausi dei costruttori e degli speculatori presenti. «Ci sono centinaia di migliaia di piccole irregolarità architettoniche, edilizie, urbanistiche che stanno intasando gli uffici tecnici di moltissimi Comuni - ha detto il ministro -. Non sarebbe più saggio per quelle di piccole entità andare a sanare tutto questo? Lo Stato incasserebbe e i cittadini tornerebbero nella disponibilità piena del loro bene». Una logica impeccabile, se non fosse che le irregolarità edilizie non sono così piccole come vorrebbe far credere Salvini, ma riguardano spesso opere abusive o dannose per il paesaggio e l’ambiente. Inoltre, la sanatoria non farebbe altro che incentivare la cultura dell’illegalità e della mancanza di rispetto per le regole, a scapito di chi ha costruito nel rispetto delle norme e ha pagato le tasse.
La proposta di Salvini è stata subito bollata come un condono dal Partito Democratico, che ha accusato il ministro di voler fare un altro favore ai furbi. «Salvini vuole regalare una sanatoria ai suoi amici costruttori e speculatori - ha dichiarato il segretario del Pd Enrico Letta -. Si tratta di un condono in piena regola, che premia chi ha violato le leggi e danneggiato il territorio. È una vergogna e una presa in giro per i cittadini onesti». Anche il Movimento 5 Stelle, alleato di governo della Lega, ha espresso la sua contrarietà alla proposta di Salvini. «Non ci stiamo a questa ennesima sanatoria - ha affermato il capo politico del M5S Giuseppe Conte -. È una misura ingiusta e iniqua, che va contro il nostro programma e il nostro spirito. Chiederemo al ministro di ritirare la sua proposta o altrimenti saremo costretti a votare contro».
Salvini, però, non sembra intenzionato a fare marcia indietro. Anzi, ha ribadito la sua convinzione che la sanatoria sia una buona idea e ha respinto le accuse di condono. «Non si tratta di un condono - ha replicato il ministro -. Si tratta di una misura di buon senso, che va a sanare delle situazioni consolidate da anni e che non hanno alcun impatto negativo sul territorio. Non voglio fare favori a nessuno, ma solo rendere più semplice la vita ai cittadini». Per questo, ha concluso Salvini, si tratta di «un ragionamento senza senso su cui converrebbe andare con coraggio fino in fondo al tunnel dell’illusione politica». Una frase che sembra riassumere bene la sua visione della politica: un tunnel senza uscita dove l’unica luce è quella dei suoi slogan populisti.
La proposta di Salvini è stata subito bollata come un condono dal Partito Democratico, che ha accusato il ministro di voler fare un altro favore ai furbi. «Salvini vuole regalare una sanatoria ai suoi amici costruttori e speculatori - ha dichiarato il segretario del Pd Enrico Letta -. Si tratta di un condono in piena regola, che premia chi ha violato le leggi e danneggiato il territorio. È una vergogna e una presa in giro per i cittadini onesti». Anche il Movimento 5 Stelle, alleato di governo della Lega, ha espresso la sua contrarietà alla proposta di Salvini. «Non ci stiamo a questa ennesima sanatoria - ha affermato il capo politico del M5S Giuseppe Conte -. È una misura ingiusta e iniqua, che va contro il nostro programma e il nostro spirito. Chiederemo al ministro di ritirare la sua proposta o altrimenti saremo costretti a votare contro».
Salvini, però, non sembra intenzionato a fare marcia indietro. Anzi, ha ribadito la sua convinzione che la sanatoria sia una buona idea e ha respinto le accuse di condono. «Non si tratta di un condono - ha replicato il ministro -. Si tratta di una misura di buon senso, che va a sanare delle situazioni consolidate da anni e che non hanno alcun impatto negativo sul territorio. Non voglio fare favori a nessuno, ma solo rendere più semplice la vita ai cittadini». Per questo, ha concluso Salvini, si tratta di «un ragionamento senza senso su cui converrebbe andare con coraggio fino in fondo al tunnel dell’illusione politica». Una frase che sembra riassumere bene la sua visione della politica: un tunnel senza uscita dove l’unica luce è quella dei suoi slogan populisti.
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