Il carrello della spesa vola in Borsa
Cittadini in estasi da montagna russa alimentare!
L'Istat conferma: il "paniere" diventa un jet privato, mentre il popolo si prepara a un'estate a base di aria e buone intenzioni.
Roma, 30 giugno 2025 – L'Istat ha sganciato la bomba, o forse dovremmo dire il prezzemolo, confermando ciò che ogni italiano con un portafoglio in mano aveva già intuito: il carrello della spesa, quello che fino a ieri era un umile mezzo di trasporto per pomodori e detersivi, ha deciso di darsi alla bella vita e volare. Un +3,1% a giugno, dal già "modesto" +2,7%, per beni alimentari e per la cura della persona, significa una sola cosa: il nostro carrello non sta solo salendo, sta decollando con un'accelerazione da far impallidire un jet supersonico. E l'inflazione di fondo? Quella, come una colonna sonora da film d'azione, segue a ruota, aumentando dal +1,9% al +2,1%. Insomma, preparatevi, perché la spesa non è più un dovere, è un'esperienza adrenalinica.
La situazione è tale che molti italiani hanno iniziato a ricorrere a strategie creative per far fronte all’aumento dei prezzi. Alcuni acquistano solo prodotti in offerta, altri barattano merci con i vicini di casa, mentre qualcuno – raccontano fonti attendibili – ha iniziato a coltivare patate direttamente nel balcone di casa, nonostante vivano al dodicesimo piano senza terrazza.
Tra i beni alimentari, sono i prodotti freschi a guidare la classifica degli aumenti. La frutta esotica sembra provenire direttamente da Marte, mentre il pesce fresco ha ormai il prezzo dell’oro zecchino. Anche la pasta nazionale ha subito un incremento, probabilmente per colpa della crisi internazionale del grano duro, o forse perché si è messa in testa di diventare un bene di lusso.
Gli esperti, o meglio, i visionari, si affannano a spiegare il fenomeno. "È un chiaro segno di progresso" ha dichiarato il Professor Gastone Pignatta, docente emerito di Economia Surrealista all'Università La Sapienza di Roma. "Il cittadino medio non compra più, investe. Ogni confezione di biscotti diventa una piccola azione, ogni flacone di shampoo un bond a lungo termine. È la democratizzazione della finanza, ma con un profumo di lavanda!" Il Professor Pignatta ha poi aggiunto, con un luccichio negli occhi: "Presto vedremo le quotazioni del pane in tempo reale su internet. Un vero mercato primario!".
Ma non è finita qui. Anche i prezzi dei "prodotti ad alta frequenza d'acquisto", quelli che compriamo con la stessa regolarità con cui respiriamo, sono schizzati dal +1,5% al +2,1%. Questo, secondo la Dottoressa Ornella Frittella, esperta di Comportamento di Acquisto Quantistico, è un segnale che "il consumatore sta riscoprendo il brivido dell'imprevisto. Comprare un litro di latte è diventato come giocare alla roulette russa. Ogni volta è una sorpresa, un'emozione. Non più la noia della routine, ma l'ebbrezza del rischio calcolato, anzi, calcolato al rialzo!".
Il governo, dal canto suo, ha subito colto l'opportunità. Si parla già di "Carrello VIP", un abbonamento mensile per accedere ai beni essenziali a prezzi "premium", con diritto di prelazione sul pane fresco e posti in prima fila davanti agli scaffali delle offerte speciali (quelle che non ci sono mai). Le code ai supermercati, prima segno di disagio, sono ora considerate "eventi sociali vibranti", dove la gente si scambia consigli su come far durare un tozzo di pane per una settimana e si confronta sulle tecniche di respirazione zen per affrontare il conto finale.
La situazione è talmente paradossale che si vocifera di un nuovo settore finanziario in rapida crescita: il "trading alimentare". I più intraprendenti stanno già pensando a "shortare" le zucchine quando il prezzo è basso per ricomprarle quando schizza, o a creare "fondi di investimento a paniere fisso", dove si scommette sull'andamento dei prezzi della pasta. "È la bolla alimentare del nuovo millennio!" ha esclamato un broker incontrato davanti a un cestino di patatine, chiaramente in preda all'euforia. "Dimenticate il mattone, il futuro è nel cetriolo!".
In attesa di capire se dovremo chiedere un mutuo per un pacco di pasta, o se il carrello della spesa diventerà il nuovo status symbol, una cosa è certa: la prossima volta che andrete al supermercato, non spingete un carrello, ma un'opera d'arte contemporanea dal valore inestimabile. E non stupitevi se, al momento di pagare, vi chiederanno di versare un acconto e di saldare il resto a rate. Dopotutto, l'inflazione non è un problema, è un'opportunità... per chi ha le tasche abbastanza gonfie da non sgonfiarsi.
Se l’inflazione vi sembra un film dell’orrore, consolatevi. Almeno i popcorn, per ora, sono ancora più economici del biglietto del cinema.
E intanto, l'ultima previsione dell'Istat: a luglio, il carrello della spesa potrebbe richiedere il brevetto di volo.
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